MI
CHIAMO RAJIU. SONO UN PESCATORE. VIVO DI CIO’ CHE IL MARE MI DONA.
E CON ME MIA MOGLIE, AMIYA, E I MIEI DUE FIGLI, BALRAM E LATIKA.
HO UNA PICCOLA CANOA FATTA DI TRE PALME LISCIATATE E CHIARE.
MI ASPETTANO TUTTI SULLA SPIAGGIA. LĖ SCORRE LA MIA VITA. E LA LORO.
ALTRI SONO PIU’ FORTUNATI. HANNO UNA BARCA VERA. LAVORANO ASSIEME.
MA IO SONO FELICE. NON MI MANCA NULLA.
UN
PESCATORE PREPARA LE SUE RETI E LA BARCA CHE LO ACCOMPAGNERA’.
CON I SUOI COMPAGNI. COME HA
FATTO SUO PADRE. COME FECE SUO NONNO.
COSI’ VICINO EPPURE LONTANO DALLA SCOGLIERA DI VARKALA E I SUOI TURISTI.
TRA ISTANTI CADENZATI SOLO DALLE ONDE INFRANTE SULLA RIVA ROSSASTRA.
OGNI GIORNO. ASCOLTANDO IL SUSSURRARE DEL MARE E I SUOI RACCONTI.
AVVOLTO IN UN SILENZIOSO RITUALE. FUORI DAL TEMPO.
CHI
E’ MAESTRO DI VITA NELL’INDIA LONTANA DAL MISTICISMO DEL NORD?
IL MARE. COME PER SIDDHARTA IL FIUME. PIU’ DI UN BUDDHA.
IL PROGETTO E' STATO ESPOSTO IN OCCASIONE DI PARATISSIMA5.2 PRESSO "LA ROSA DEI VENTI" A TORINO.
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